Sulla sommità di Monte Sant’Angelo, a 800 metri di altezza si trova il santuario di San Michele Arcangelo, meta di pellegrinaggio da oltre quindici secoli e ancora oggi luogo di culto e di preghiera. Quasi sospeso tra cielo e terra, con vista sul golfo di Manfredonia, sorge questo sacro complesso rupestre che nasconde la sua maestosità all’interno e nelle parti sotterranee, lasciando incantato il visitatore. Patrimonio dell’Umanità UNESCO, il santuario si presenta luminoso e candido, nella sua pietra bianca che riflette la luce, e contribuisce a creare intorno a sé e al paesaggio un’incantevole e pura atmosfera. Costruito nel 490 d.C, divenne sotto i longobardi, il principale tra i luoghi di culto dell’Occidente. L’origine del Santuario si colloca tra la fine del V e l’inizio del VI secolo quando l’iniziativa dell’allora vescovo di Siponto, Lorenzo Maiorano, di adoperarsi per estirpare il culto pagano tra gli abitanti del Gargano, fu accompagnata da fatti miracolosi che diedero origine al culto dell’Arcangelo Michele sul promontorio pugliese.